E' con vero piacere che mi accingo a scrivere queste riflessioni, nello ricorrenza del 25°anno di proficua attività artistica musicale di questa Associazione. La mia abitazione si trova proprio a due passi dalla Scuola Elementare ed ora Istituto professionale per odontotecnici di Via Ciseri, alle Bagnese, dove allora, iniziarono in sordina i primi concerti. Ogni domenica quell'angolo di verde e di quiete, verso le dieci e mezzo si animava e la gente passeggiando si dirigeva verso la scuola, tenendo per mano un figlio poco convinto della nuovo esperienza. Per la verità, in quella specie di mini-anfiteatro rivestito con quadratini di ceramica azzurra, simile ad una piscina, ci guardavamo come fossimo una comunità diversa. Quasi dei "carbonari", dai gusti troppo "raffinati" per una popolazione costituita per lo più da giovani coppie con prole, e senza tante pretese od aspirazioni culturali. Lo strumento musicale usato, per lo maggior parte delle esibizioni, era il pianoforte. I giovani pianisti, freschi di diploma ed alle prime esperienze con il pubblico, alla fine del programma manifestavano la loro soddisfazione con numerosi bis, richiesti con insistenti applausi d'incoraggiamento. Secondo me il contatto diretto con gli esecutori rompe la barriera tra il fruitore e l'esecutore, creando quello scambio di calore umano che è vivissimo e sempre attuale, anche nelle manifestazioni oceaniche della musica più alla moda. Se Vasco Rossi, Sting, Claudio Baglioni scendessero tra la folla di fans "già caldi", tra i baci e gli abbracci, il minimo che potrebbe succedergli sarebbe uno spogliarello completo!... Nessuno si scandalizzerebbe, anzi! Una cosa del genere potrà mai succedere oggi, per gli esecutori di musica classica? Nell'Ottocento le donne impazzivano o svenivano per Liszt, Chopin, Paganini, Rachmaninov, Debussy. Tutto è possibile, chissà!... Da diversi anni ormai, i concerti della domenica organizzati dal Centro "Vito Frazzi", oltre a nuove collaborazioni organizzative e scambi con altre istituzioni, si avvalgono di un nutrito gruppo di professionisti d'altre discipline, d'appassionati e di docenti del Conservatorio "Cherubini", i quali offrono agli allievi il fascino sottile dei primi applausi, come premio delle proprie fatiche per le ore di studio quotidiano. La vecchia sede "carbonara" delle Bagnese ha fatto numerosi proseliti e finalmente è venuta alla luce del sole trasferendosi proprio al Palazzo del Potere! (chi l'avrebbe detto!). Infatti, il Consiglio Comunale con tempestività e lungimiranza ha concesso per i concerti della domenica, la grande e confortevole Sala Consiliare con la vetrata a mosaico come cornice, e luce in abbondanza. Questa è stata una grande conquista per il Centro dell'Arte "Vito Frazzi" e per tutta la cittadinanza che ne usufruisce. L'unico mio rammarico resta quello che sia nel giornale mensile a distribuzione gratuita alle famiglie, sia nelle scuole, dalle elementari fino alle superiori, non sia messo in risalto la musica e come incentivo, il concerto domenicale con ingresso libero. D'altronde, siccome siamo nella sala dove si svolgono anche cerimonie e gemellaggi vari, forse non sarebbe male un bel "matrimonio promozionale" tra musica Classica e musica jazz. Tanti piccoli complessi lo hanno già fatto, i giovani forse sarebbero più invogliati e stimolati ad intervenire.

Michele Bartoli